Ho intrapreso una terapia con attivatore dentosofia, con un ” accelaratore di processi umani”, apparecchio di caucciù, da circa 8 mesi nella quale ho riscoperto molto di me stessa e del mio approccio allo yoga e alla vita.
Per chi non lo sapesse, la dentosofia è una risposta radicale all’ortodonzia classica fatta di terapie chirurgica e meccanica, attiva o passiva. Per quanto ne so, l attivattore dentosofia di Montaud attraverso un attivatore da utilizzare in bocca e con svariati esercizi passivi e attivi può ristabilire l’armonia non solo dei propri denti ma direi della propria salute psicofisica. Posso quindi parlare di una nuova ortodonzia meccanico-olistica.
Di recente ho ricevuto un messaggio da una persona che mi chiedeva cosa esattamente avesse cambiato o, meglio, attivato in me la dentosofia attivatore. Abbiamo deciso che il modo migliore per rispondere fosse farlo pubblicamente. Questa è la prima puntata dopo 8 mesi.
Ho conosciuto la terapia dentosofica a seguito di una visita dentistica di routine alla fine della quale mi è stata donata una copia del primo libro di Michel Montaud. Marc ed io abbiamo letto questo testo con grande interesse in poche ore. Poiché siamo in costante ricerca e crediamo fortemente che la salute necessiti sempre più di un approccio olistico che metta al centro la guarigione dell’individuo e non la malattia.
Nel leggere le pagine di questo libro che a tutti consigliamo, ci siamo accorti di quanto, attivatore dentosofia in bocca o no, Montaud fosse in sintonia con il nostro modo di sentire la vita e di essere terapeuti, abbiamo così deciso di entrare in contatto con lui. Dopo aver ascoltato il nostro percorso e le nostre domande, ha affermato che: “senza una corretta articolazione della bocca, dei denti, difficilmente si può sperimentare la profondità ed i benefici di una pratica yoga!”
Questa affermazione chiaramente ha danzato in me senza tregua. Marc ed io inoltre siamo stati colpiti dal fatto che Attivatore Dentosofia = cura di se e volontà di guarire la propria vita. Così come dicevo già “di essere attivista” nella propria guarigione! Che i denti raccontano la storia dei nostri mali e che dai denti si può sanare il corpo.
Ho deciso, grazie al sostegno di mio marito Marc, di iniziare la cura con l attivatore dentosofia dopo averne discusso anche con il mio terapeuta. Il più grande timore che mi assale a volte è di realizzare finalmente ciò che sono. Di uscire dalle limitazioni prestabilite per me da medici privi di coscienza, dal pensiero comune della cultura dominante o dalle ansie dei miei antenati. Ma grazie alla meditazione, in particolare, ho tutti gli strumenti per affrontare questi momenti.
Non ho chiesto ad anima viva quale fosse il suo riscontro lungo la via tracciata da questa ortodonzia olistica. Ho ascoltato il mio intuito, il mio cuore, il mio corpo sottile e l’amore di Marc. Lo confesso forse c’è un piccolo vezzo in più che mi ha portata ad indossare giorno e / o notte questo attivatore colorato: il sogno di colorare le mie labbre di un rossetto rosso acceso, mai osato per quella consapevole, seppur non fastidiosa, irregolarità nei miei incisivi.
Ebbene cosa è accaduto ad un insegnante yoga e praticante yoga di lunga data, sia al livello fisico sia al livello psicologico?
Sono trascorsi alcuni mesi, ho indossato come un bel vestito un attivatore dentosofia a seguito di un’estrazione, come se il mio corpo mi avesse ancora una volta indicato cosa fare. Voglio dire “questo dente estratto, è l’ultimo prezzo da pagare per il tempo perso in passato”.
Il mio dentista mi ha detto inizialmente di eseguire alcuni semplici esercizi, per pochi minuti al giorno, “un po’ come quando compri un paio di scarpe nuove, belle, e che ti ci devi abituare, al principio le indossi in casa, poi cammini per poco prima di goderti lunghe passeggiate”.
Il principio sul piano fisico è stato indolore, ma subito il corpo ha attivato una rivoluzione. Nei primi 2 mesi dentosofici è venuto a farmi compagnia un silente mal di gola con catarro, mai conosciuto prima se non da bambina. Come se il corpo agisse da solo sapendo dover tirar fuori ciò che non doveva stare dentro. I denti mi parlavano, voglio dire che ogni tanto percepivo spostamenti, piccoli e sopportabili dolori, poi è arrivato un ascesso a un dente sano.
Il mio grazie va a Dio, a tutti i maestri, al mio dentista e a chi, come noi tutti, sceglie il buono in un mondo folle e confuso. Dammi la forza di affrontare i traumi psico affettivi passati.
Tra yoga e dentosofia io trovo il senso ricordando che in entrambi i casi il praticante è attivista e come lui si attiva si attua il processo vitale.
FINE PRIMA PARTE segue “i cambiamenti psicologici.”
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