Nel 2014, mi parlarono di Yoga Alliance per la prima volta. Una scuola dove insegnavo per breve tempo mi aveva suggerito di farvi una richiesta. Contattai la struttura mondiale, americana, senza particolare riscontro anche perché non ero residente nella loro area geografica, ma non sentivo comunque che l’intento era condivisibile. Poi nel 2016 conobbi una nuova struttura che mi sembrava lo stesso marchio, che gestiva Australia, Asia, nuova Zelanda, e Italia. Da subito non capivo cosa c’entrava l’Italia con gli altri paesi.
Capivo che c’erano diversi livelli di iscrizione secondo delle credenziali o riconoscimenti di diploma, per insegnanti. Nel 2018, 2 anni dopo, ci sono circa 200 italiani che si sono iscritti a questa associazione di insegnanti yoga, io non l’ho fatto e vi spiego il perché.
2013-2016: nasce Yoga Alliance Italia,
2018: 200 insegnanti italiani iscritti e 37 scuole di yoga.
Se volete approfondire leggete in inglese qui. Oppure un articolo mio qui
Fatti un idea da solo al Yoga Festival Milano ed incontri Yoga Alliance
oppure guardati mio ultimo video
Chiedo pazienza perché ci sono diversi motivi, che voglio elencare uno a uno, anche solo per incoraggiare chi non è iscritto, ma sogna di farlo, a riflettere sul poco che ho capito. Poi a scegliere il miglior modo di sostenere loro stessi e la loro pratica yoga.
1- il primo livello delle 200 ore, non è un criterio valido.
Quando mi contattano per un colloquio dividono tutto in livelli di certificazione e mi fu così proposto un attestato di 1500 ore sulla base di un primo certificato dell’Istituto Yoga Carlo Patrian, del 1998 che attestava oltre alla certificazione della formazione di 7 anni continuativi, l’abilitazione Primo livello in Hatha yoga. 200 ore a mio avviso non formano un’insegnante yoga, non un medico, non un traduttore, un atleta professionista…potrei continuare infinitamente.
Con circa 100,000 iscritti a fine 2018 con le RYT200 nel mondo, sono crollati le radici stesse dello yoga come veniva insegnato prima della nascita di Yoga Alliance nel 1999, o 2016 per la versione italiana.
Per assurdo con le cosiddette 200 ore, si potrebbe fare la prima lezione di yoga il primo del mese ed essere certificato insegnante a fine mese.
2- eppure sta vincendo il modello culturale del “cosmetic yoga”
Nessun insegnante tra i 7 principali stili riconosciuti presenti nel mondo, è stato interpellato nell’anno di creazione dell’associazione. Questo potrebbe fare riflettere, chi legge la vita di Yogananda per esempio, tra il modello moderno e quello tradizionale per diventare insegnante yoga. Spesso discuto con colleghi dell’insensibilità di Yoga Alliance sul nascere. Mi rendo conto che sono discorsi di nicchia, ma mi sono accorta e ho scritto su questo argomento, che data la libertà di insegnare con un criterio base di mediocrità, ci sono persone che ne hanno approfittato calpestando la tradizione millenaria dello yoga. Ho organizzato tra il 2017 e il 2018, circa 20 colloqui per un corso di formazione yoga mai iniziato ( non ho ritenuto validi gli intenti con i quali la maggior parte degli aspiranti “guru” si presentarono), la dove altre scuole di formazione prendono tutti. Ho ricevuto decine di email, rimandando al prossimo anno coloro che non avevano almeno 2 anni di pratica continuativa. So di cosa parlo.
3-“Under-qualified studios train under-qualified teachers”, più è basso il livello base, peggio è il livello di insegnamento nelle scuole, ugualmente peggio è il livello degli insegnanti di questa scuola
Questa legge è stata coniata da Josh, un insegnante yoga tra i primi all’alba della nascita di una reazione mondiale alle certificazione false, perché false sono, da anni di esperienza in Yoga Alliance. Josh è critico su chi ha inventato le 200 ore e su le scuole che ne hanno fatto un business. Ma bisogna aggiungere che non sono esenti gli allievi di queste scuole, che attratti da guadagni facili, ci sono cascati. Perché tra le nuove leve a 200 ore, c’è il clandestino che insegnava già e si è messo in regola, potrei fare decine di nomi, ma ci sono anche persone avide. Ci sono anche persone buone che escono da questo giochi e lo hanno fatto sopratutto per cultura personale. Ma perché hanno scelto allora di andare da Mac Yoga? Non sarebbe compito di Yoga Alliance che di rimettere ordine, con controlli tempestivi in tutte le scuole?
4- ci siamo svegliati ora, e abbiamo gridato “hanno tagliato gli otto rami dello astanga yoga!”
Il livello base di mediocrità di yoga alliance, non rispetta gli otto rami dello yoga, coniati da Patanjali, poi Krishnamacharya. E difficile qui parlare di Satya, Svādhyāya, Aparigraha, ma ne parlo spesso a lezione. Faccio un esempio per tutti, ahimsa è un principio dello Yoga, tra i più diffusi. Non violenza, come quella di Gandhi che con questo praticava gli altri 7. Non violenza cristiana, non fare ad altrui quello che non vorresti che ti fosse fatto a te. Ebbene in quanto titolare di un centro yoga, metteresti tra le mani di insegnanti inesperti, i corpi di persone che fanno yoga in un parco, in una sala concerto, o altro? Lasciando loro solamente dire “fate quello che potete” senza chiedere se ci sono persone con disabilità al collo, alle anche, ma indicandoli comunque posture come Sirsasana (posture invertita in equilibrio du avambracci) o Hanumasana (sitting pelvic disrotation posture).
ma… se siete insegnanti, chiedereste ai vostri allievi più di quanto il loro corpo mente è disponibile a fare nelle vostre lezioni? Fareste fare yoga da voi, senza chiedere l’impegnativa del medico? O andare ad insegnare un giorno con grandi dolori fisici o mentali?
5- to do Yoga business or not…
Yoga Alliance è la prima società di certificazione per gli insegnanti yoga amercani, e ha un fatturato us di circa $10milioni in incremento di più del 35% sull’anno precedente. Prendendo i suoi soldi da chi insegna lo yoga, potrebbe fare molto di più per loro. Sul sito della filiale italo-asiatica-oceanica Yoga Alliance Group ltd, troviamo un slogan della fine degli anni 90 della Apple “Think different…”. Coniato dall’agenzia pubblicitaria TBWA\Chiat\Day di Los Angeles, la scritta non è più usata da Apple, dalla morte di Rosa Parks, per rispetto. Ma in affari, non ci sorprende più nulla, se non che possiamo definire Yoga Alliance, un marchio del tutto capitalistico. Anche se di dati precisi non ce ne sono.
In conclusione, mi farei sempre questa domanda, considerando che 10,000 ore di pratica sono un minimo per poter considerarsi master di qualsiasi scienza dello yoga: “have I mastered this well enough to teach it?”. Ho davvero qualcosa da insegnare agli altri?
Sulla questione delle autorizzazioni ad insegnare yoga dovrebbero essere affiliate a esperti che potrebbe chiamarsi tutor di due stili fondamentali: posturale e spirituale. Nessuna certificazione sarebbe obbligatoria per insegnare. La parola Training verrebbe dimenticata, e parole come immersione da mergere in latino, unificare potrebbe sostituirla. Con piani formativi continui sotto l’egidia dell’Unesco o affiliati.
Il RYT200 di Yoga Alliance in questo contesto si auto eliminerebbe, e quindi visto che dallo yoga ha preso soldi, l’associazione Yoga Alliance potrebbe liquidare l’esercizio in corso degli RYT200 per poi darlo in beneficenza. Cosa ne pensate?
Aggiorno la conclusione dopo l’ultimo incontro alla Yoga alliance che secondo me vedrà la nascita di 7n nuovo RYT200 e l’eliminazione del vecchio RYT200, e quindi mi chiedo al posto vostro “ma chi me lo ha fatto fare di pagare per una cosa senza valore”?