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Ho spiegato individualmente a chi me lo ha chiesto, perché non ho mai creato dopo 20 anni, un corso per insegnante yoga di più di 50 ore e perché consiglio la formazione continua. Sono figlia stremata da lunghi viaggi, ma a chi si è presentato a me, ho sempre voluto dare un contributo al suo Dharma, togliere un poco di confusione per lo meno se non riuscivo a fare luce. Fare l’insegnante yoga fa parte del Dharma. A me non sarebbe stato possibile in tutti questi anni se non fosse parte di mio Dharma. Il mio Dharma include: 1 – ridurre la confusione scrivendo sugli Asana con Yoga dinamico facile e le 5000+ copie vendute. 2 – tutti gli interventi volontari in radio per circa 10 anni e in momenti di condivisione con decine di migliaia di ascoltatorri. 3 – le dirette web tv e il mio blog, visto le migliaia di visualizzazioni e i primi 50,000 Mi Piace sul mio profilo Facebook.
Negli ultimi anni, ho visto tanti nuovi insegnanti yoga, che mi fa chiedere se è in atto una rivoluzione spirituale, o se queste nuove leve sono solo una nuova categoria di lavoratori? Fanno loro Dharma o fanno un cattivo Karma? Tutto quello che so, è che tutto quello che lo Yoga ti da, te lo toglie primo o poi, essendo un percorso interiore che rende più consapevole e più leggero. Insegnate yoga se e solo se questo è vostro Dharma. Alcune domande da farsi. Se non si va avanti, inizia una fase di stasi o un andare incontro a disgrazie e malattie. Se non seguo il mio Dharma, la purezza del mio cuore, rischio grosso anche stando nello Yoga. Io Benedetta Spada affermo “il mio Dharma è nello Yoga”. Con un buon Karma si va avanti!
L’uomo può trasformare il suo Karma come uno scultore modella sua opera d’arte, oppure non scolpire, e disgregarsi. Queste parole ti risuonano? Senti che il tuo lavoro di insegnante contribuisce ad armonizzare le forze della natura? Vedi crescere l’amore intorno a te? Hai riscontrato la limitazione dei sacrifici animali nella tua vita? Hai notato a te cosa cresce l’amore, carità, la Provvidenza o l’individualismo, l’egoismo, l’avarizia? I miei maestri mi hanno sempre detto “onora la tua vera natura”, “cuore leggero, mente vuota, occhi chiari”, si tratta di ascoltare la forza nata dalla costanza presenza a se stessi, e dalla consapevolezza di onorare la propria natura. Le qualità riconosciute sono consapevolezza, fermezza, nobiltà d’animo, volontà spirituale ecc. Al contrario di chi cerca il potere, il denaro, il successo e i vizi da piccolo uomo.
Quando si insegna Yoga ci si deve chiedere a se stessi più volte, “ho trovato la mia strada?” Il Karma dell’insegnante Yoga. Perché quando chiedono per conto mio 15 euro per un’ora e mezzo di lezione, 35 euro per un workshop di 2 ore e mezza, spesso i miei collaboratori si sentono dire che è troppo caro. Quando chiediamo un rimborso spese per il viaggio in caso di evento annullato, ci guardano con occhi increduli. Dal mio osservatorio privilegiato e misto tra lavoro autonomo, donazioni e associazionismo, ma senza l’esperienza della gestione di un centro, voglio dirla tutta. Così sono andata ad intervistare un’amica francese, con oneri fiscali medi al 30%, sul lavoro autonomo che svolge come unica attività itinerante. – quando un allievo paga 18 euro in Drop in per una lezione l’insegnante in regime autonomo tolto le spese e tasse, riceve 6 euro. – quando c’è un abbonamento mensile a 425 euro per 30 lezioni, l’insegnante yoga riceve poco più di 2 euro a lezione a studente. – quando fa un ritiro di yoga, dove il weekend costa 390 euro, l’insegnante guadagna circa 40 euro ad allievo, se si organizza da soli, perché se intermediati il compenso ad allievo scende fino a 20 euro ad allievo per due giorni di lavoro intero. – quando si organizza un workshop, i prezzi al pubblico vanno di Euro. 25 a euro. 50 per due ore o più di lavoro intense. All’insegnante yoga nel caso di un organizzatore terzo finirà il 50% dei ricavi, che tolto le spese di viaggio, e le ritenute fiscali diventono mediamente 8 euro ad allievo.
Se vi dicono che i prezzi sono alti, rispondete che “non è che è troppo caro, ma tu non te lo permetti”. Se vi dicono ma costa di meno da pinco pallino, rispondete “tu scegli quello che pensi meritare e niente di più”. Per chi lavora autonomamente è da segnalare l’aumento tendenziale in Europa dell’aliquota e la necessità di copertura previdenziale contributiva. In conclusione, nella transizione all’insegnamento a tempo pieno dello yoga, fatte bene i vostri calcoli.
Come guadagnare con lo Yoga? Il grafico
Alcune alle quale penso tra le più facili da mettere in atto sono qui sotto. Prima di iniziare valutate il costo beneficio. Per un libro ci sono circa 100 ore di scrittura, e per le traduzioni in manualistica sono circa 40 ore ad opera. Per degli eventi ci vuole solo il tempo di viaggio e performance. – Un libro nel migliore dei casi può essere stato commissionato e pagato con anticipo. Dopo la pubblicazione, vengono pagati a Marzo dell’anno successivo sulla base del conteggio delle vendite e si riceve circa 1 euro a copia venduta. Se il libro costa 18 euro, l’autore riceve tra il 5 e l’8% quindi al massimo 1,44 euro a copia venduta. Sugli ebook riceve fino al 50%, quindi 2,69 euro per un ebook del valore di circa 6 euro. Le tirature medie sono 2000. Un libro in lingua italiana vende il 60% delle sue copie cartacea al nel primo anno e mezzo, quindi vende per un massimo 1000 euro. Le vendite di libri digitali sono potenzialmente infinite ma stendono a partire in Italia. Per darvi un riferimento vengono acquistate dieci volte di meno copie digitali. Se il libro cartaceo vende 100, l’ebook vende 20. – Vedo intorno a me anche traduttori di libri yoga dall’inglese in italiano. Nel 2007 ho fatto la traduzione del libro Hatha yoga facile, di Reigner per un compenso di Euro. 200 lordi. Un compenso alto per quanto so delle cifre oggi. – Per un evento di solito si viene pagato con ritenuta di acconto al 22% con un tetto massimo annuale. Per un ora di lavoro si usa chiedere dai 100 euro in su. Quindi 78 euro per 100. Con le istituzioni, i pagamenti possono essere lunghi.
Perché voglio fare l’insegnante yoga? A questo punto potresti pensare che tutto quello che ti ha portato a volere fare l’insegnante yoga è falso. Le belle foto su Instagram, le citazioni più o meno spirituali prese in prestito da altri, le belle parole come auto realizzazione, “migliora il tuo Karma” ecc. E’ mia responsabilità dire che vedo più fallimenti che successi nel mondo yoga. Le persone che scelgono di fare un lavoro autonomo, come insegnante yoga, panettieri, infermieri a domicilio, psicologo ecc. sono eroici e a volte conoscono periodi di “sopravvivenza”. Intendiamoci amo profondamente quello che faccio, ringrazio ogni giorno per tutti i miei allievi e i miei figli creativi, i miei contratti vecchi e nuovi che chiamo di tutto mio cuore, ma non consiglio questo percorso di fede a tutti. Non essendo in un economia del dono, non ricavando molto dalle attività yoga, lo yoga non essendo rimborsato dal sistema di sicurezza nazionale*, il mio vero consiglio è di praticare yoga con il cuore senza farne una professione. Ve lo dice Benedetta Spada che è un piccolo “marchio”, per aver investito tutti ricavi nella sua formazione Yoga. Non in case, automobile o altro. Ho un marito che mi ha sostenuto sempre prima di intraprendere, con me la via dello Yoga. Vi credete più bravi di me? Avete un messaggio più forte da passare che giustifica ogni sacrificio? Siete disposti ad insegnare ogni sera, ogni qual volta ve lo chiedono? Pensate che semplicemente avendo più allievi ai vostri corsi potrete farcela? Pensate insegnare Asana fino a 100 anni? Pensate che tra 20-30 anni, i vostri allievi vi seguiranno ancora? Che lo yoga sarà sempre di moda come lo è stato negli ultimi 10 anni? Io sono aperta al dibattito. Scrivetemi se avete esperienze diverse. ————————————————————————————————-—-
* nelle asl di Chiavari, esiste un progetto di rimborso delle attività sportive con rimborso all’utente del ssn. Alcune esperienze di questo genere in Germania e paesi nordici.
* Aggiungo e chiudo, accettare 15 euro di sconto sul weekend yoga corrispondono ad un margine che passa da 40 a 25 euro ad allievo. Un sconto di 15 euro sul prezzo dell’abbonamento (30 lezioni), significa ridurre passare sotto i 2 euro di guadagno per allievo per lezione.
* Immagino l’insegnamento puro dello yoga come un attività culturale che non genera profitti. Se vuoi comprarti la casa, o l’automobile non la consiglio. La forma di associazione culturale è secondo me il migliore inquadramento legale. Non da accesso a ferie pagate, indennità malattia o pensione ma permette di dedurre le spese di viaggio e di promozione. La scelta associativa amplifica quello che ho già detto sulla capacità di risparmio. Le attività connesse possono essere inquadrate sotto forma di attività economica autonoma. Accetto ogni suggerimento se pensate che mi sia sfuggito qualcosa.
* Insegnante yoga non è solo un mestiere, è piuttosto un “ faccio e vivo ciò che predico e insegno…” non si può ingannare e se ci si inganna prima o poi si perde tutto
* Siate onesti e giusti, insegnare yoga non è per tutti, è un talento alla vita.
* Negli ultimi dieci anni, ci sono svolti a Milano più di 120 corsi per insegnanti yoga, con dai 5 ai 20 partecipanti. Senza contare coloro che si sono formati all’estero.
* il prezzo delle lezioni private su siti che diffondono questa informazione, è calato da 100 a 75 euro per un ora