Con questo articolo, chiudo una serie di tre articoli dedicati alla meditazione guidata. Se vi interessa potete richiedermi via email, la mia intervista a David Lynch esperto di meditazione trascendentale “anti stress”, oppure la mia esperienza di corso di meditazione per malati e guariti di cancro con loro traumi. Quest’ultima puntata collega la pratica degli Asana alla meditazione, ai tre ultimi degli Otto rami dello yoga asana terapeutico tradizionale in chiave moderna con l’aiuto di Chopra e della scienza. A casa mi è rimasto un solo libro di Deepak Chopra in inglese, perché mio padre me le ha presi tutti dopo aver iniziato il suo ciclo gratuito di meditazione. Nella tradizione yoga, la pratica dei rami non fisici dello yoga, è chiamata Samyama.
Tutti gli Asana fatti in vita mia mi hanno preparato a meditare. Come una contropostura agisce sulla postura precedente, come l’alternarsi del lavoro corporeo su un lato poi sull’altro.
1- Dal mondo esterno al mondo interno.
Per dirlo semplicemente con le parole, di un libro non ancora tradotto in italiano, The seven spiritual laws of yoga (john wiley & sons, 2004) si tratta di ripulire il nostro potenziale illimitato da desideri per il mondo esterno, memorie limitanti e Karma spicciolo. Questo lavoro è preparato dalle cinque pratiche fisiche nel sistema di Patanjali. E questo è il primo punto, se volete meditare dovete essere pronti, scegliere un momento nella giornata, e tutti giorni per giorni tentare di stare dentro di voi anche se non potete capire a che livello agisce (1). Stare con le vostre sensazioni, pensieri, desideri, memorie, immaginazione come fate nel mondo esterno con la cognizione del tempo, dello spazio, e delle causalità.
Chopra ricorda che la meditazione, di cui parla in tutti i suoi libri, è come un dare senso a parole di cui gli yogini usano e abusano. È un atto che mette insieme corpo, mente e spirito (2). Approfondire la coscienza del rapporto corpo mente, per esempio. Fare silenzio interiormente, o ancora avere sensazioni in espansione. Tutto questo accade in stato meditativo e si sviluppa attraverso l’esperienza. Non potrei raccontarlo, ma posso dire che la pratica degli Asana in stato di incoscienza o in assenza di coscienza, porta a maggiore incoscienza in via accelerata quindi a tendersi e provocarsi delle contrazioni dolorosi. Vi è un unità corpo mente, oppure si mettono a ballare le emozioni rendendoci vulnerabili nel momento in cui ci mettiamo a nudo sul tappetino.
Dai 5 sensi rivolti al mondo esterno alla consapevolezza, Tanmatras, fino alla consapevolezza nel suo stato unificato, il punto di partenza di tua nuova esistenza (5). In quanto occidentale, sono stata fortunata di andare a lezioni di yoga da piccola. Così i Rishi erano i miei supereroi, e frase come “quando registriamo che qualcosa cambia nel mondo, siamo noi che cambiamo”, il mio pane quotidiano. Quando ho scritto il mio primo libro la Longanesi publicava Jon Kabat Zinn, poi mio marito mi fecce leggere Wallace. Da li, ho lasciato i miei riferimenti infantili delle meditazioni come la porta di camera mia con un cartello fuori che diceva “non disturbare”, per questo dialogo sempre più facile tra corpo e mente. Una connessione operata per il bene di tutti due, nel silenzio o il distacco dalle emozioni. Io credo che il retroterra culturale, le ore di pratiche contano meno delle caratteristiche personali funzionali alla meditazione guidata. Per esempio, l’ottimismo di scoprire qualcosa di nuovo di vita propria da godersi tutti i giorni. Un esperienza fondamentale è stata il passaggio dalla mindfulness, alla heartfulness. Al cuore si medita meglio, si trova la persone meilleure (3). Così la meditazione guidata è più facile per chi ha la mentalità da principiante.
Nel 2014, la Save che gestisce l’aeroporto internazionale di Venezia mi ha chiesto un anteprima mondiale, di guidare meditazioni a passeggeri sotto stress da viaggio, e addetti al trasporto aereo. Poi la fondazione IRCCS mi ha chiesto di tenere un corso introduttivo con le 5 meditazioni più conosciute alle centinaia di partecipanti delle conferenze con il Prof. Berrino. Due esperienze di insegnamento della mindfulness yoga che mi hanno portato oggi a diffondere quello che ritengo migliore e opportuno in questo ambito.
2- Dal corpo al paese attraverso la meditazione.
Sono rimasta sorpresa, alcuni giorni fa di ascoltare una domanda sulle insonnie in un forum al quale partecipo. La meditazione guidata e la respirazione sono state citate nel 50% dei casi per migliorare il sonno dal pubblico francese. La meditazione è naturale (4), ma la meditazione migliora anche il sentire, come mangiamo, come facciamo l’amore. Wallace, il braccio destro del Dalai Lama, cita centinaia di prove scientifiche a favore degli esperti di meditazione. La meditazione e le visualizzazioni sono pratiche di necessario riscaldamento dei neuroni, che ad un certo punto sono necessari per progredire nella pratica degli Asana. Ed io nel Vinyasa parlo di meditazione guidata in volo. L’Italia dal mio punto di vista è ancora in ritardo nel mondo medico, a scuola, nelle sale yoga, la meditazione è pressoché assente. Ci sono centri di eccellenza tra Toscana e Umbria, ma nel diventare di massa, la meditazione guidata permette di ridare all’Italia un identità ritrovata nel fondo del cuore, al posto di quella risicata prodotta da mente limitate e in scadenza. Ma per me, una soluzione è la meditazione guidata di Chopra. Qui trovate il link per chi l’ha già fatta si registra per questa nuova meditazione sulla prosperità, per chi non lo ha mai fatta, si registra per iniziare un percorso meditativo. Deepak chopra.it
Inizia il 21 Maggio, cliccate qui spora per iniziare.